La serie di workshop e corsi di formazione che la DMO Djerba – l’organizzazione responsabile della gestione e della promozione della destinazione Djerba – ha recentemente organizzato per i vari attori locali segna un nuovo impulso nella strategia di sviluppo turistico dell’isola. Djerba, che è stata a lungo sinonimo di turismo balneare di massa, sta ora cercando di posizionarsi come destinazione turistica sostenibile, mettendo in mostra il suo ricco patrimonio materiale e immateriale.
Artigianato, attività culturali, gastronomia multispecifica… Djerba ha un’ampia offerta e si sta aprendo al turismo creativo per attirare i viaggiatori alla ricerca di esperienze autentiche e valori umani. Questa nuova strategia, attuata dalla Rete del Turismo Creativo®, fa parte del progetto Tunisian Culinary Route[1], che mira a convertire il patrimonio culinario tunisino in esperienze creative in grado di attrarre diversi profili turistici, tutto l’anno e in tutto il Paese.
La Tunisia, e ora Djerba in particolare, hanno fatto tesoro delle lezioni apprese dalle recenti crisi per reinventarsi, riappropriandosi del loro patrimonio e del loro know-how ancestrale per convertirli in centri di attrazione capaci di attirare nuove generazioni di viaggiatori che privilegiano proposte di turismo sostenibile e alternativo.
I viaggiatori creativi – siano essi buongustai, famiglie (kids-friendly), senior, viaggiatori solitari (Women Travelers Communities), bleisure (Business+Leisure), staycation, o qualsiasi altro dei più recenti segmenti turistici individuati sul mercato – troveranno offerte adatte alle loro aspettative.
Dopo la fase di individuazione e formazione degli attori in tutta la Tunisia, la Rete del Turismo Creativo® si concentra ora sul sostegno ai vari sviluppatori di progetti per la progettazione e la promozione delle loro esperienze, in linea con i prodotti di punta della Strada dei Sapori (formaggio, vino, harissa, olive, polpo e datteri). L’ottenimento del marchio della rete non solo garantirà la soddisfazione delle nuove esigenze dei turisti, ma creerà anche una catena di valore a vantaggio delle popolazioni locali in termini di formazione, creazione di posti di lavoro e conservazione del patrimonio immateriale.
La Strada dei sapori si basa sulla partecipazione di professionisti di vari settori (agricoltura, artigianato, turismo, alberghi, ristoranti, associazioni comunitarie, ecc.) Djerba ha già replicato questo spirito federativo e inclusivo sulla propria scala, con la creazione di un ecosistema di partner sostenuti dalla DMO e dal Centre de Fomation aux métiers du tourisme, determinati a posizionare l’isola tunisina come destinazione internazionale di riferimento per il suo patrimonio gastronomico.
[1] *L’Itinerario culinario della Tunisia viene sviluppato nell’ambito del progetto “Promozione del turismo sostenibile”, attuato dal Ministero del Turismo con il sostegno di GIZ e finanziato congiuntamente dal Ministero Federale Tedesco per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (BMZ) e dall’Unione Europea nell’ambito del programma “Tounes Wijhetouna”.